domenica 7 febbraio 2010

Reggio: cala il sipario sul FilmFest - Matteo Branciamore


Cala il sipario sulla sesta edizione del FilmFest, kermesse cinematografica realizzata dalla Minerva Pictures che, per quattro giorni, ha regalato alla città dello Stretto, una retrospettiva del cinema italiano intervallato da musica, dibattiti, proiezioni ed

importanti momenti di riflessione perchè “l'arte, il cinema, la cultura – afferma il direttore artistico dell'evento Gianluca Curti – possono e devono lanciare messaggi positivi ai giovani, spronarli ad impegnarsi per lavorare e cambiare tutto ciò che non va in questo mondo”.

Ad aprire la serata di ieri, è il messaggio contro la pedo-pornografia on line che ha fatto scendere in campo, il regista Enzo Castellari accompagnato dal vice capo della polizia postale Elvira Damato e dal capo direttore tecnico Patrizia Torretta, da alcuni mesi operative con le forze dell'ordine, nel film “Codice silenzioso”.

“E' il racconto di una realtà che purtroppo oggi, vivono molti bambini attratti dalla rete Internet e raggirati da uomini senza scrupoli che approfittano della loro innocenza – afferma il regista – L'obiettivo del film è di salvare i ragazzini da queste bestie umane e, grazie al formidabile impegno della Polizia postale che garantisce un lavoro di contrasto e di prevenzione del fenomeno abuso minorile, lanciamo in questo film, un importante messaggio: Salviamo un bambino per poi, poterne salvare tanti altri e ricordatevi che tanto questi bastardi prima o poi, li arresteremo tutti”.

Il FilmFest conferma il suo impegno su ogni battaglia sociale e lo fa coinvolgendo tutti gli attori presenti come la “mascotte” della kermesse Christian Marazziti e Matteo Branciamore della nota fiction “I Cesaroni” che, nonostante la sua giovane età, ribadisce che “nella vita, l'importante è fare qualcosa di qualità”.

La platea si scalda con l'arrivo di un grande attore palermitano, Lando Buzzanca, un vero gentleman che dedica alle donne i versi di Dante scritti per la sua amata Beatrice e, con i reggini, “i suoi cugini”, festeggia “50 anni di carriera senza scendere a compromessi”.

“Sono imbarazzato per tutto questo affetto – afferma Lando – ero molto più bravo da giovane di adesso e vi ringrazio per la splendida ed affettuosa accoglienza”.

Parla della sua lunga carriera cinematografica, teatrale e dei suoi ultimi film, tra questi “Mio figlio” in onda sulla rete Rai, la storia di un padre che scopre l'omosessualità del figlio: “è un rapporto che non riesce ad accettarlo, all'inizio lo combatte con tutte le sue forze – dice Buzzanca – ma alla fine, il mio personaggio si accorge di una cosa fondamentale, di quell'amore puro tra due uomini. Tra i gay c'è amore vero, non c'è vizio quindi, ragazzi divertitevi e basta pregiudizi”.

Dopo la saggezza di un grande uomo di spettacolo, il palco è lo “scrigno” degli amati Riccardo Scamarcio, impegnato in questo periodo a Napoli per la produzione di un suo corto metraggio, e Valeria Solarino, accolti dalle urla di tante giovani fan.

Insieme ai due attori, i due conduttori Gianluca Curti e Veronica Maya, si confrontano sul cinema, sui cambiamenti e sulle difficoltà che sta avendo a causa dei tagli economici la cultura, ed è proprio l'idolo delle ragazzine a tuonare contro un Governo che “non ha capito che il cinema è un'arte che ha bisogno di denaro per esistere. Facendo tutti questi tagli, non ha tenuto conto della ricerca scientifica, della scuola, della cultura. Non possiamo vivere senza cultura e poi, volete capire che il cinema è anche economia?”.

Siamo alle battute finali e prima delle consuete premiazioni, a strappare un sorriso ai tanti spettatori, è il bravo cabarettista Gennaro Calabrese che, nelle vesti da sindaco, chiude con la sua innata verve e una straordinaria capacità d'improvvisare, una kermesse cinematografica che ha saputo tirar fuori in soli quattro giorni, la bellezza, l'eleganza, la sensibilità di un mondo, il cinema, fatto da grandi attori, attrici, registi, produttori che però, hanno bisogno di un aiuto concreto per mantenere alto il livello acquisito sino ad oggi.

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