
Accomodatevi ragazzi che mò Maria se fà tutte le solite camminate pè lo studio e poi comincia!"- Ride Maria mentre fa entrare Melissa e Jonathan, due fratelli che si siedono accanto ai tre ospiti, e racconta:" Melissa mi ha detto voglio venire alla tua trasmissione per chiedere perdono a "mio padre", perdono per avergli urlato più di una volta che lui non è nessuno per me quando midiceva quello che dovevo o non dovevo fare ; perdono per avergli fatto pagare il conto di non essere stata amata da un uomo che per l'anagrafe mi doveva amare; sono qui per Simone che è il compagno della mia mamma , non è mio padre naturale, ma per me è come se lo fosse, lui ha salvato la nosta vita; quando io e mio fratello eravamo piccolissimi e soli con la mamma, ci siamo trovati in un mare di guai, senza casa e pieni di debiti, vivevamo in tre in una Renault 5 , ci lavavamo nei bagni pubblici della stazione, al mattino la mamma mi accompagnava a scuola e il pomeriggio lo passavo con lei mentre cercava lavoro. Mi ricordo ancora un Natale, faceva un gran freddo e avevamo una sola coperta da dividere in tre, mio fratello era troppo piccolo per resistere, non avevamo i soldi per comprargli il latte e decidemmo di portarlo, per una notte sola, nell' Istituto degli Innocenti, mentre io e la mia mamma andammo in un self service perchè se compravi il latte ti regalavano un panettone, abbiamo festeggiato così il nostro Natale, ma un giorno nella nosta vita arriva Simone, si innamora di mamma e ci porta a casa sua; non c'era nulla ...ma almeno c'erano le pareti e un tetto, un materasso buttato sul pavimento, finalmente avevamo una casa! Simone il mese dopo compra i mobili per una cameretta tutta per noi, color verde speranza e il mese successivo un frigorifero, piano piano anche io e mio fratello stavamo diventando come gli altri ragazzi con una famiglia, i libri per la scuola e le attenzioni dei genitori. Abbiamo riniziato a sognare! Io però ho passata tutta la mia adolescenza a rincorrere un sogno, quello che il mio papà naturale mi cercasse e si occupasse di me, perchè un papà è obbligato a volerti bene, e più Simone mi voleva bene più mi arrabbiavo con lui perchè faceva quello che mio padre non aveva mai fatto; gli voglio chiedere scusa per frasi che gli ho detto come :" tu non sei nessuno per me... tu non puoi dirmi cosa devo fare" è solo da poco che ho capito che era inutile cercare il mio vero padre all'angrafe quando il mio vero padre lo avavo accanto a me! Per mio fratello è stato diverso, lui non è stato riconosciuto all'anagrafe dal suo papà naturale, per anni ha portato il cognome della mamma, Simone si è sempre occupato di lui e un giorno lo ha portato con sè in comune e lo ha riconosciuto come suo figlio!".
Ora Maria si rivolge a Claudio Amendola:"Stasera abbiamo voluto i Cesaroni perchè sono il simbolo di una bella famiglia!" - " Magari i Cesaroni avessero mai avuto le palle di Simone!" - risponde Claudio.
Il postino Ony a Firenze consegna la posta a Simone che stupito prende l'invito per sè e per la sue compagna Arianna;quando entrano in studio e guardano la busta che si apre si stupiscono ancora di più vedendo un ponticello dove, sulle note di "BRIDGE OVER TRUBLED WARTER" di Simon e Garfunkel, passano sei monelli ognuno con un cartello in mano che citano le frasi della canzone :- Quando sarai giù - Quando sarai a terra - E la sera scenderà di colpo - Ti starò vicino, starò dalla tua parte - Quando arriverà il buio e attorno a te ci sarà dolore - Per te sarò come un ponte su acque agitate. Simone è sempre più perplesso fino a quando vede i suoi figli e finalmente scoppia in una risata di gioia per poi piangere insieme a sua moglie: - "Non me lo sarei mai aspettato"- " Lo immaginavo ,- dice Maria -ma sappi che questa posta riguarda soprattutto te e adesso Melissa ti vorrebbe dire qualche parola" - " Babbo, tu per noi sei questo ponte, ci hai salvato da una vita che ci faceva paura, non siamo sempre stati degni di un papà come te , vogliamo chiederti scusa ed è per questo che abbiamo voluto scriverti una lettera" In studio entra un enorme vaso illuminato e Maria inizia a leggere : " Dicono che dal vaso di Pandora siano usciti i mali e le sofferenze dell'umanità, per noi da quel vaso sono uscite la miseria, le liti in famiglia e le fughe dei compagni sbagliati della nostra mamma, ma la storia dice che sul fondo del vaso di Pandora era rimasta la speranza che non abbandona mai chi soffre e noi piccolini eravamo proprio sul fondo, dormivamo in macchina, riuscire a pensare che eravamo una famiglia era uno sforzo di immaginazione, non sapevamo che si potesse vivere in altro modo, un giorno a Natale ci sembrò un grande lusso mangiare insieme una pasta al self service e ricevere un panettone in regalo; ma poi sei arrivato tu, ci sono persone che stanno vicini con grandi gesti, tu lo hai fatto giorno per giorno."
Una casetta illuminata scende dal soffitto dello studio mentre Maria continua a leggere la lettera - "Sei andato con mamma a vedere una casa popolare sfitta, sei venuto a prendermi a scuola con mio fratello che mangiava solo pappette ed eri preoccupato perchè in quella casa non c'era il frigorifero, mancava tutto, non c'era acqua calda, letti , ma tu ci avevi dato un tetto e le candele facevano una luce bellissima; si mangiava solo caffèlatte e pane ma ci davi il senso della stabilità; con il primo stipendio la prima cosa che hai voluto fare è stata comprare la nostra cameretta, avevi solo un pensiero fisso: noi e non possiamo dimenticare la gioia della prima volta che abbiamo fatto la spesa, mettendo nel carrello tanta pasta, tanto pomodoro e poi più nulla, ma avevamo fatto una piccola scorta; un altro regalo lo hai fatto sgridando con tono fermo e deciso Jonathan perchè era un periodo che marinava la scuola...ci sentivamo in famiglia,ma solo ora lo capisco quanto ti preoccupavi per noi, come faccio a spiegarti come si è sentito amato mio fratello quando a ferragosto tu lo hai abbracciato e gli hai sussurato:" ti voglio bene come e più che se fossi mio figlio" E non erano solo parole perchè dopo poco lui ha avuto il tuo cognome e oggi spera di non deluderti mai!"
Dal vaso di Pandora ora escono grandi fiori rossi mentre Maria continua: "Solo grazie a te siamo una famiglia unita e forte come quelle dei film ed è per questo che stasera abbiamo voluto al nostro fianco gli attori della famiglia più amata dagli italiani...e sulla sigla dei Cesaroni scendono le scale i i tre ospiti, commossi e accolti con entusiasmo :" Oh là dietro stavamo a piagne tutti e tre, te posso dì na cosa...che palle sta vita, ammazza ò, è difficile , noi abbiamo avuto tante fortune e privilegi; i miei e i loro figli, quando ce li avranno, vivaddio, queste difficoltà non le dovranno affrontare! Maria non ce la faccio - dice Claudio asciugandosi le lacrime e trattenendo i singhiozzi - Simone, il tuo esempio ci fa sentire piccoli così, guardate tutti cosa può fare l'amore...una grande ammirazione per tutto quello che hai saputo dare a questi ragazzi e a questa donna che penso se lo sia meritato quello che ha oggi con te, e poi la dignità con la quale i ragazzi hanno raccontato la loro povertà quando vivevano soli con la mamma esprime il grande amore che hanno nel cuore... CHAPEAU !" Il pubblico mostra la sua emozione in un lungo applauso e i ragazzi vogliono dire anche loro due parole : Melissa singhiozzando " Papà mi dispiace di tutte le sofferenze che hai subito per la mia ingratitudine, avevo paura di darti il mio affetto, davanti a tutti ti voglio dire che sei tu il mio vero padre!" - " E io babbo ti voglio chiedere scusa per quel giorno di ferragosto quando mi hai abbracciato al mare, non sono riuscito a dirti nulla e sono corso in bagno a piangere, sono orgoglioso di avere il tuo cognome, per me è un grande onore e non c'è cosa più bella!" piange Jonathan insieme a Claudio Amendola che rivolgendosi a Maria:" Mò basta apri stà busta...e vai , quanto siete belli ! " - "grazie è stato il regalo più bello che abbia mai ricevuto" sussurra Simone emozionato abbracciando i suoi splendidi figli mentre Claudio non risparmia un affettuoso CASQUE' a Maria!
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